Ford BluBay apre a Lucca: un sogno sempre più vicino alla realtà
Da oltre 20 anni Ford Blubay rappresenta un punto di riferimento nell’automotive: un esempio di come tempo, lavoro e fiducia abbiano permesso l’intreccio di una rete che va dall’isola d’Elba alla Torre pendente. La nuova sede sarà un impianto architettonico mai visto prima, fortemente ispirato alle conformità strutturali della città che presto ospiterà la struttura.
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Le mura della struttura, fuori le mura della città di Lucca
C’è un momento in cui il coraggio e la follia si sfiorano, ed è proprio lì che nascono i sogni: piccole mura, fuori le Mura. L’idea fondante è stata quella di cercare un luogo oltre le Mura che ne celebrasse la monumentalità, intesa come simbolo per una comunità: uno spazio in cui riconoscere una parte di sé. L’edificio presenta le principali caratteristiche della città, riproducendone i pilastri portanti, ma apportando suggestive innovazioni spaziali e soluzioni sostenibili all’avanguardia e mantenendo la caratteristica rapsodia di mura, giardini, torri, volumi, luci e ombre che Lucca custodisce al suo interno.
Negli squarci, nelle tensioni, nelle sortite, nei salti di quota: non si perde mai la lontana ambizione di rendere omaggio a un luogo lontano, ma non troppo.
I concetti spaziali della futura sede di Lucca
1. Uno dei più importanti concept alla base dell’impianto lucchese è quello di essere un complesso altamente sostenibile, reversibile e rigenerativo.
2. Lo spazio totale dell’impianto è stato concepito come altamente inclusivo e si impegna a riconoscere anche quello naturale del bacino geografico ospitante. Questo è il fil rouge che accompagnerà il futuro cliente all’interno della sede, facendogli vivere un’esperienza poliedrica e non convenzionale. Allo stesso modo il dipendente, pur rimanendo nei locali della sua professione, sarà in contatto con “il fuori” grazie allo spazio architettonico che rifletterà elementi naturali esterni. La luce solare viene accolta dalle grandi aperture, restituendo comfort per visitatori e abitanti, insieme al risparmio energetico e alla percezione di un tempo che scorre e racconta di sé, attraverso ore, suoni e colori.
3. Entrando all’interno dell’impianto è possibile rilevare l’abolizione di ogni forma di “dittatura spaziale”, ciò vuol dire che non sarà lo spazio a decidere il comportamento dei visitatori, poiché il dentro e il fuori non sono così netti. Infatti viene da tale principio la scelta di non delimitare l’esterno dall’interno con il classico cancello, ma di trasformare l’apertura e la chiusura in un graduale passaggio. Allo stesso modo non è troppo deciso nemmeno il sopra e il sotto dei volumi dell’impianto, per far vivere ai fruitori un’esperienza spaziale fuori dal comune.
4. Infine, l’hub di Blubay Lucca si appresta a diventare un incubatore di eventi, uno spazio in cui scoprire il mondo avanguardistico dell’automotive e in cui organizzare attività di tipo sociale e artistico. Una potenzialità tutta da scrivere pensata e studiata per gli altri, un luogo in cui riconoscersi e generare nuove legami.
Esperienza come metafora e ambizione
La sfida accolta da tutti gli attori che hanno contribuito a questo progetto, consiste nella convinzione che spazio e tempo siano le coordinate della nostra esistenza e che spingersi oltre al già consolidato non sia solo un’attitudine, ma una responsabilità verso che è stato prima ed un dono per chi sarà poi: un intreccio di Memoria e Proiezione.
Vivere un nuovo spazio è un nuovo tempo che si è realizzato grazie a tutti, dove tutti sono attesi; un nuovo paradigma in cui si immagini un salto di percezione: i clienti diventano ospiti; i servizi, supporto; ogni incontro, esperienza.