Dal 1973 al 1980 Ford produsse una popolarissima vettura, con linee moderne per l'epoca e un prezzo abbordabile. La Ford Pinto.
Il nome deriva da una varietà di cavallo come per la Mustang.
Indice:
FORD PINTO: AL COSTO DI SOLI 2000$
Lee Lacocca, manager di allora che investì nel progetto e nelle famose vittorie a LeMans della grandiosa GT40, voleva creare una vettura a basso costo, in tempi rapidissimi (massimo 2 anni) e passò ai suoi progettisti un messaggio chiaro e al tempo stesso rischioso: "meno di 2000 libbre a meno di 2000 dollari". Uno sforzo del genere non si vedeva dai tempi della mitica Ford T.
Il primo risultato storico fu che effettivamente i progettisti e le fabbriche riuscirono a compiere l'impresa, arrivando a produrre nella sua storia più di 3 milioni di Pinto in numerosissime varianti di carrozzeria e motorizzazione.
FORD PINTO: LATO OSCURO
Il secondo risultato storico non fu altrettanto onorevole e le valse il nome di "Auto Assassina"
Il progetto, obbligatoriamente volto al risparmio sia sui materiali che sui tempi di progettazione faceva acqua, anzi sarebbe meglio dire fuoco da tutte le parti, già perché ogni qualvolta una Pinto veniva tamponata (bastava una velocità di soli 50Km/h), il serbatoio, troppo vicino al paraurti e senza protezioni, veniva a sua volta schiacciato provocando scintille e conseguenti incendi. A peggiorare la situazione si aggiungeva la debole scocca della vettura che, accartocciandosi, impediva agli occupanti di uscire e mettersi in salvo a causa delle portiere bloccate.
Il risultato fu una serie di morti e feriti non indifferente (si parla di almeno 900 morti e migliaia di feriti) e uno scandalo senza precedenti anche e soprattutto perché da indiscrezioni si venne a conoscenza che la casa costruttrice sapeva del difetto di progettazione ma ritenne che sarebbe stato troppo costoso effettuare un richiamo e sistemare il problema rispetto a risarcire eventuali vittime e feriti, così mise "semplicemente" a bilancio tale spesa.
La notizia divenne scandalo nazionale quando da queste indiscrezioni si seppe che il costo del serbatoio era di 11 dollari e sui giornali non ci volle molto per veder apparire titoli come "11 dollari per una vita umana". Effettivamente, a livello di costi e benefici, includendo le cause legali e i risarcimenti, richiamare le vetture sarebbe costato 3 volte di più secondo i manager di allora ma immaginare un taccuino su cui da una parte c'erano vite umane e dall'altro un serbatoio da 11 dollari è davvero terribile.
La ridondanza di tale notizia cambiò le sorti della vicenda e le cause fioccarono in ogni dove così come i risarcimenti che divennero esemplari, dai 200.000 dollari previsti per ogni vittima dai manager si è passato a rimborsi milionari con danni economici e d'immagine davvero enormi per la casa di Dearbon alla quale ci vollero anni per riprendersi.
FORD: AL PRIMO POSTO LA SICUREZZA
Fortunatamente questa resta una pagina nera che Ford ha voltato da molti anni ma che non ha mai dimenticato, i manager successivi hanno portato lo stendardo della sicurezza sempre davanti ad ogni nuovo progetto e oggi l'Ovale Blu è tra le case automobilistiche più attente all'incolumità dei suoi clienti con tutti i modelli all'avanguardia e sistemi di sicurezza di categoria superiore.
Ancora oggi si trovano diverse versioni di Ford Pinto d'epoca in vendita e perfettamente funzionanti.
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